Parlano di noi











Il Veneto cambia musica con l’Orchestra Multiculturale del Baldo-Garda

In Veneto, da un po’, c’è aria di buona musica. L’Associazione Baldo Fest del vecchio amico Leo Pericolosi ancora una volta ci ha visto giusto. L’idea si chiama Orchestra Multiculturale del Baldo-Garda. Per chi non lo sapesse, il Baldo è la cresta di terra a nord di Verona che pianta le sue radici nel lago più grande d’Italia: il Benaco dei romani, meglio noto col nome di Garda. Il monte si alza a circa duemila metri e, a est, scende attraverso i suoi conoidi nella Val’d’Adige. Un solco profondo centinaia di chilometri divide due mondi: quello germanico e il mediterraneo. Ma noi siamo qui per qualcosa che unisce, che – quando riesce bene – fonde.

Se il Baldo Fest cercava qualcosa che aiutasse a scavalcare le barriere, direi che lo ha trovato. Quello che ho visto e ascoltato al Teatro sociale di Rovigo, grazie all’attenta programmazione del jazz club locale, coglie in pieno le aspettative.

L'orchestra multiculturale al Teatro sociale di Rovigo

L’orchestra multiculturale al Teatro sociale di Rovigo

La passione dei maestri Marco Pasetto e Tommaso Castiglioni ha costruito un gruppo che pian piano prende forma manipolando la musica del mondo. C’è il Sudamerica, la Lapponia, l’Africa. C’è un unico genere, quello umano.

Il maestro Tommaso Castiglioni

Il maestro Tommaso Castiglioni

Il maestro Marco Pasetto

Il maestro Marco Pasetto

Le mani di dio, il portento della Guinea. Il suo ritmo, la sua potenza ti entrano nel petto e finiscono per bussare alle ossa. Ti suona nel cuore questo ragazzo, e canta. Canta una nenia di un’altra terra. Oppure di tutta le Terra del mondo.

Le mani di dio arrivano dalla Guinea

Le mani di dio arrivano dalla Guinea

Il liuto arabo di Hamza Sellami vibra, ha il suono dell’altra sponda del mediterraneo. Suona, Hamza, e ogni tanto sorride a Roberta, la sua compagna siciliana che lo osserva. L’Algeria la porta appresso, la condivide attraverso i suoi polpastrelli.

Il liuto arabo di Hamza Sellami

Il liuto arabo di Hamza Sellami

Il basso di Carlos Cuesta

Il basso di Carlos Cuesta

La linea ritmica di Carlos indica la strada, i fiati si attorcigliano, salgono e scendono. Anna riempie il petto e, a ruota, segue. Osserva piena di concentrazione il direttore d’orchestra, e soffia le note precise dentro il flauto: lasciati andare Anna.

Anna Bergamini

Anna Bergamini

La corista scalza, coi piedi bianchi sul marmo, dice che ha caldo. Forse il freddo sotto la pianta  allenta la tensione. Fatto sta che si lancia in una danza e il suo corpo non sembra più suo. Il suo corpo è un’onda. Allora Pasetto imbraccia lo strumento a fiato e svisa, corre con le dita sul corpo di questa giovane danzatrice e il pubblico capisce, applaude, annega.

Abbraccio Sergio Pesca, percussionista e, in più, vero amico. E’ una stretta che serve sempre, quando ci si è divisi la vita.

La musica è immediata, trascende, penso mentre attraverso il Grande Fiume per tornare a casa. Sul ponte una grande massa d’acqua, carica di detriti, spinge verso il Delta, verso la foce. Stasera anche l’acqua trova il suo passo, un corso lento, che detta il ritmo. Stasera anche il Po, che divide e unisce, a suo modo, suona una nenia dalle Alpi verso l’Adriatico che arriva a fondersi a mescolarsi con i Balcani, la Grecia: tutto il nostro vecchio mare, fatto di contrasti e di mille storie d’incontri.

La danzatrice scalza

La danzatrice scalza

 

 

Testo e foto di Sandro Abruzzese



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Un concerto jazz tra colori e culture del mondo

Domenica 9 novembre è in programma un nuovo appuntamento con i concerti  jazz, promossi da Rovigo jazz club in collaborazione con Comune di Rovigo-Teatro Sociale. Alle 21.30 al Ridotto del Teatro Sociale, si esibirà l’Orchestra multiculturale del Baldo Garda. L’evento è realizzato in collaborazione con l’associazione culturale Verona Swing.

 

Le arti della musica e della coralità come dialogo tra le culture è l'idea che ha ispirato i musicisti Marco Pasetto e Tommaso Castiglioni, insieme con il BaldoFestival, l'Ufficio Stranieri dell'USSL 22, la rete Tante Tinte e il Cestim di Verona; è nato così un ensemble di persone provenienti da ogni angolo del pianeta, organico che riesce a far convivere i canti della Guinea Bissau con le ballate tradizionali finlandesi, i temi popolari sefarditi con le melodie cingalesi, anche attraverso le composizioni degli stessi componenti dell'orchestra. Ed ecco risuonare e danzare i colori, i profumi, le sonorità e i volti del mondo.

Il progetto "Suoni di Pace" è nato in territorio veneto - area geografica spesso ritenuta incapace di affrontare esperienze di apertura sociale - sull'esperienza già tracciata dall'Orchestra di Piazza Vittorio di Roma, con l'obiettivo di armonizzare voci e anime attraverso laboratori e percorsi didattico-culturali che integrino le diverse culture della musica, nel canto e nella danza, per un approccio pratico di convivenza e condivisione. Un orchestra di World Music, in cui l'incontro tra diverse provenienze, stili e linguaggi è considerato la grande occasione di sviluppo per l'arte.

 

con:

Ramona Chimpeanu - Maria Rosa Marchi - Teresa De Longhi - Daria Morgan - Gaia Fior - Chiara Merci, voci / Alexandra Cimpeanu - Massimo Pardo, tastiere / Raul  Orlando Alzate - Chiara Vantini, chitarra / Marco Sorio, Anna Bergamini - Mara Perlato - Claudio Bizzo – Renzo Segala, fiati / Hamza Sellami, liuto arabo / Anna Pasetto, violino / Ernesto da Silva - Rodrigo Suarez - Antonio Di Lorenzo - Marcello Rossetti - Sergio Pesca, percussioni

Articolo preso da Rovigo24ore.it

http://www.rovigo24ore.it/news/rovigo/0017912-un-concerto-jazz-colori-e-culture-del-mondo


L'Arena domenica 21 settembre 2014

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L'Arena 14 settembre


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L'orchestra ad Aselogna di Cerea in occasione dell'inaugurazione di un centro Emmaus
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Giornale L'Arena 9 giugno 2014
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L'Arena 9 maggio 2014 Il debutto al Centro Tommasoli nell'ambito di Prospettiva Famiglia
L'Arena 9 maggio 2014 Il debutto al Centro Tommasoli nell'ambito di Prospettiva Famiglia

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